Wednesday, December 14, 2005

Downtown..

Cammino nel cuore di Soho, e rari si schiudono alcuni vicoli col pavimento lastricato ricoperto dalla neve. Se d'improvviso nn mi trovassi davanti alla City Hall, non mi sembrerebbe di essere a Manhattan. Il vento gelido rende questa passeggiata quasi una tortura. Ho il viso completamente congelato, ma vado avanti senza posa. Risalgo per Broadway fino a Union Square. C'è il mercatino di Natale, pieno di luci e di gente che si muove fra le bancarelle come mosche in un contenitore di vetro. Mi addentro fra borse, guanti, oggetti esotici, e comincio a pensare ai regali che vorrei comprare. Penso alle persone che mi stanno a cuore. Ma è un pensiero che mi fa stare inspiegabilmente male. Sarà un Natale triste, e non può farci nulla nessuno. Il più triste degli ultimi anni. Cerco di scacciar via questi pensieri, e prendo Park Avenue fino alla 42esima. Sono ancora nell'East Side. Non sembra, ma sono passate un paio d'ore dall'inizio di questa fresca passeggiata. Comincia il cedimento strutturale: o mi infilo in uno Sturbucks e prendo il mio solito Venti Cappuccino, o cerco una stazione della Metro che mi riporti a casa. La cosa migliore da fare è andare a Times Square, che è sempre sulla 42esima, ma sul West Side. Mentre taglio Manhattan, passo per Bryan Park: mercatino di Natale anche qui, ma fa veramente troppo freddo per entrarci. Arrivo a Times Square e prima di prendere l'1 in direzione Uptown, cerco una pasticceria che, a detta di D., dovrebbe avere dei cannoli siciliani decenti. La trovo sull'altro lato della strada, che vende dolci e cheescakes insieme a gyros e tranci di pizza. Non è proprio mestiere loro...Finisce così un pomeriggio passato a fare il flaneur per le vie newyorkesi.

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