Sunday, December 03, 2006

Chi ha paura della diversita'?




Osservavo questa foto, e c'è qualcosa nella posa che davver mi inquieta... Ormai si manifesta intolleranza, razzismo ed ogni altra bassa forma di ignoranza tranquillamente nelle piazze... Hanno paura di tutto ciò che è diverso, ed in quanto tale possibile fonte di crescita, creatività, progresso. E' ansia di imporre il proprio pensiero distruggendo quello degli altri. E' pretendere di avere un pensiero, senza sapere neanche cosa significhi pensare.


"Ahi serva Italia, di dolore ostello.."

Thursday, July 20, 2006

Tregue e Missioni

Leggo sulla Stampa che gli Stati Uniti hanno deciso di concedere ad Israele ancora una settimana per completare l'offensiva contro il Libano. Il furbo Bush vuole fare in modo che Israele tolga un po' di castagne dal fuoco. Fa un certo effetto notare come in questo caso il difensore della democrazia non abbia sentito il dovere di intervenire direttamente nel conflitto. Onestamente me ne rallegro. Ma fa ancora più effetto confrontare le zone in cui gli USA hanno deciso di intervenire, con quelle in cui non l'hanno fatto. La sensazione che la politica militare degli Stati Uniti sia "oil-driven" diventa più di una semplice suggetione. Ed il resto dell'Occidente fino ad ora cos'ha fatto? Si è per lo più adattato, per non scendere dal carrozzone. Che amarezza...

Friday, June 23, 2006

Costituzione referendum e revisione

di Francesco Paolo Casavola

I dibattiti sul referendum sembrano nascondere, o almeno non illuminare abbastanza, due dati di fatto, che di revisione della Costituzione si discute da oltre un quarto di secolo, e che malgrado i limiti stretti del procedimento di revisione stabilito dall’articolo 138, utile per modifiche puntuali e circoscritte, la tendenza era ed è stata di cambiare forma di Stato e di governo. Senza che nessuno si accorga che così si va contro il divieto dell’articolo 139: «La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale». La lettura diffusa di questo testo, nel senso ch’esso vieta la restaurazione della monarchia, è banale e riduttiva. La forma repubblicana salvaguardata è quella scelta dall’Assemblea costituente, vale a dire la forma di Stato unitario, la Repubblica «una e indivisibile» dell’articolo 5, e la forma di democrazia parlamentare, come forma di governo. Passare dallo Stato unitario allo Stato federale, dal governo parlamentare al premierato che non ha contrappesi né nel presidente della Repubblica né nel Parlamento, non si può con revisione della Costituzione, perché la Costituzione lo vieta. Solo dopo essersi chiarita questa idea, si può passare a contrastarsi sui dettagli. Non senza peraltro sbarazzarsi di due pregiudizi, che chi vuole la revisione e raccomanda di votare «sì» è progressista e moderno, chi non la vuole e raccomanda «no» è conservatore e vecchio (anche di età, come taluno ha insinuato).

In verità la Costituzione è accusata dai modernizzatori per essere nata quando gli italiani erano per due terzi contadini o abitanti in paesi rurali e per un terzo cittadini e ceto medio, mentre oggi la proporzione è rovesciata, che nel frattempo la società, la cultura, la scienza, le tecnologie, gli stili di vita si sono evoluti, quasi che le costituzioni debbono avere le vite brevi delle generazioni e non invece stabilire l’identità storica di un popolo nel patrimonio dei suoi valori e principi fondamentali e delle regole dei suoi ordinamenti. Se i modernizzatori nostrani fossero nati sull’altra riva dell’Atlantico, quanto avrebbero sofferto con una Costituzione, quale la nord-americana, viva e vegeta dalla fine del XVIII secolo? Costoro scambiano per Costituzione un’autorizzazione a governare per interessi congiunturali o particolari. Ma oltre che di vetustà la Costituzione è imputata di sovietismo, perché negli anni della Costituente la cultura politica egemone sarebbe stata quella comunista. Quanto la civiltà liberale e il cattolicesimo democratico abbiano contribuito alla formazione della Carta è del tutto dimenticato dai critici di oggi. Ma veniamo ai pretesi miglioramenti della riforma. Si supera il bicameralismo perfetto, e si riduce il numero dei parlamentari, guasti che davvero invocano rimedio, ma come? Lasciando accanto alla Camera dei deputati un Senato, chiamato federale solo perché sotto questo nome fittizio si contrabbanda il mutamento vietato dalla Costituzione della forma unitaria dello Stato, e composto da senatori eletti su base regionale, esattamente come si eleggono oggi, con in più la contestualità con le elezioni dei consigli regionali. Quanto al potere legislativo della Camera nazionale e di quella sedicente federale, esso dà luogo a due processi di legiferazione monocamerali, a seconda delle materie, un processo di legiferazione bicamerale, più altre forme miste eventuali, quando l’una Camera richieda di correggere e di decidere in via definitiva sul provvedimento dell’altra, previa intermediazione dei presidenti dei due rami del Parlamento o di un comitato paritetico di senatori e deputati da loro nominati, o richiesta del primo ministro autorizzato dal presidente della Repubblica. Su materie ripartite tra Stato e Regioni, con la improvvida fretta della revisione del titolo V della Costituzione, varata dal centrosinistra della XIII legislatura, e che ha già prodotto un mostruoso contenzioso dinanzi alla Corte costituzionale, non gioverà l’introduzione dell’interesse nazionale, che anzi moltiplicherà i contrasti tra le due Camere e agevolerà ritardi e paralisi del processo legislativo e la conflittualità politica nell’intero Paese. Quanto alla forma di governo, il premier sostanzialmente eletto dal popolo, che se sfiduciato scioglie la Camera, e se sfiduciato solo all’interno della sua maggioranza, ipotesi già di per sé di terzo grado, si dimette per essere sostituito da un suo sodale, che può porre questioni di fiducia a una Camera subalterna al suo potere di iniziativa di scioglimento, che cosa significa se non l’uscita dal principio delle democrazie costituzionali che ogni potere è bilanciato da un altro potere? La Corte costituzionale avrà sette membri, eletti tre dalla Camera e quattro dal Senato federale, contro otto, di nomina presidenziale per una metà e di elezione dalle supreme magistrature per l’altra metà. Diverrà un’altra Camera politica, altro che organo di garanzia! E la devolution, cioè competenza esclusiva delle Regioni a legiferare su organizzazione sanitaria, istruzione e polizia amministrativa, priverà il cittadino del principio di uguaglianza dinanzi a beni essenziali, disponibili solo da quell’unico sovrano che è la Nazione. Dire «no» può rimettere in moto un processo di revisione coerente con i valori irrinunciabili di uno Stato costituzionale, che non ha una Costituzione di destra o di sinistra, ma di tutti e per tutti.

Editoriale pubblicato su Il Mattino di Napoli il 20/06/2006

Monday, June 19, 2006

Pisa



16/6/2006 - S Ranieri
Quante cose insieme è Pisa. E' ricordi. E' amici. E' piccole delusioni. E' la meraviglia dei palazzi sull'Arno vanificata dalla completa assenza di civiltà. Passa tutto troppo in fretta in questi fine settimana sempre troppo corti. Si cerca di fuggire dai ritmi della vita quotidiana, e ci si trova travolti da quelli della breve vacanza, anora più incalzanti.

Sono stati davvero dei bei giorni...

Non esiste un momento del giorno
In cui posso allontanarti da me:
Il mondo appare diverso
quando non mi sei vicina.
Non c'è bella melodia
In cui non appaia tu,
Né desidero ascoltarla
Se mi manchi tu.
E' che sei diventata
una parte della mia Anima,
ed ora nulla mi soddisfa
se non ci sei anche tu.
Più in là delle tue labbra,
oltre il sole e le stelle,
con te nella distanza,
amata mia io resterò.

(César Portillo de La Luz)

Tuesday, May 02, 2006

Benedetto sia 'l giorno, e 'l mese, e l'anno

Benedetto sia 'l giorno, e 'l mese, e l'anno,
e la stagione, e 'l tempo, e l'ora, e 'l punto,
e 'l bel paese, e 'l loco ov'io fui giunto
da' duo begli occhi, che legato m'hanno;
e benedetto il primo dolce affanno ch'i' ebbi ad esser con Amor congiunto,
e l'arco, e le saette ond'i' fui punto,
e le piaghe che 'n fin al cor mi vanno.
Benedette le voci tante ch'io
chiamando il nome de mia donna ho sparte,
e i sospiri, e le lagrime, e 'l desio;
e benedette sian tutte le carte
ov'io fama l'acquisto, e 'l pensier mio,
ch'è sol di lei, sì ch'altra non v'ha parte.

(F. Petrarca)

Thursday, April 27, 2006

Malarazza - (antico lamento siciliano)

Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
Piglia lu vastuni e tira fora li denti
Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
Piglia lu vastuni e tira fora li denti

...

Un servu tempu fa ni chista piazza,
Accussì priava a Cristu: ci dicia:
Cristu, Cristu, lu me patruni mi strapazza;
mi tratta comu un cane pi la via,
tuttu si piglia cu la so manazza,
mancu la vita mia, dici, ch'è mia.

Si mi lamentu, peggio m'amminazza,
m'incatina e marturia:
Cristu, Cristu, l'affidu a tia sta malarrazza
distruggila, distruggila pi mia

E Cristo dalla croce risponde:

Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
Piglia lu vastuni e tira fora li denti
Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
Piglia lu vastuni e tira fora li denti

...

Chi è, che hai forsi spizzati li vrazza,
oppuri s'inchiuvatu coma a mmia,
cu voli la giustizia, si la faccia.
Nissunu fa giustizia pi tia

Chi inchiuvatu in cruci un saria
S'avessi fattu quel chi dicu a tia

Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
piglia lu vastuni e tira fora li denti.
Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
piglia lu vastuni e tira fora li denti

...

M'inchiuvaru l'ebrei 'ndi sta cruciazza,
e cielu e mari disfari putia;
si tu si omu e un si testa pazza
piglia a prufittu sta sintinza mia.

Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
Piglia lu vastuni e tira fora li denti
Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
Piglia lu vastuni e tira fora li denti

Monday, April 10, 2006

Amore diverso

Io ti proteggerò
oh sì ti stringerò
e mai niente ti farà del male.
Io ti accarezzerò
e poi ti cullerò
per farti addormentare.
E ti canterò canzoni
di forti emozioni
quando fuori tuona il temporale.
E sempre ti sussurrerò
quelle dolci parole
che so ti fanno stare bene.
Sarà un amore diverso
grande come l'universo
che il tempo non potrà toccare
farò una casa di carta
su un'isola deserta
dove il vento verrà a giocare
e una finestra sempre aperta
per chi sa volare
che da noi possa arrivare
a riposare.
E ho braccia forti
e larghe spalle
per poterti meglio abbracciare.
E se fa freddo
la notte col mio corpo ti potrai scaldare.
E dopo ore e ore e ore d'amore
sul mio petto ti farò dormire
e sognerai di ballare
a tempo col mio cuore
e il sole ti verrà a svegliare.
Sarà un amore diverso
grande come l'universo
che il tempo non potrà toccare,
piccole cose da riscaldare
grandi aquiloni da far volare.
E sarà sempre un nuovo gioco
per tenere acceso il fuoco
nel lungo tempo da venire,
piccole pietre da trasportare
e da seguire per ritornare.
Io ti proteggerò
oh sì ti stringerò
e mai niente ti farà del male.
Io ti accarezzerò
e poi ti cullerò
per farti addormentare.
E dopo ore e ore e ore d'amore,
sul mio petto ti farò dormire
e sognerai di ballare
a tempo col mio cuore
e il sole ti verrà a svegliare.
Sarà un amore diverso
grande come l'universo
che il tempo non potrà toccare,
piccole cose da riscaldare,
grandi aquiloni da far volare.
E sarà sempre un nuovo gioco
per tenere acceso il fuoco
nel lungo tempo da venire,
piccole pietre da trasportare
e da seguire per ritornare.

(E. Finardi)

Thursday, April 06, 2006

On leaving...


Ovunque Proteggi
- Vinicio Capossela

Non dormo ho gli occhi aperti per te,
guardo fuori,guardo intorno,
come è gonfia la strada di polvere e vento,nel viale del ritorno.
Quando arrivi,quando verrai per me,
guarda l’angolo del cielo,dove è scritto il tuo nome,
ed è scritto nel ferro del cerchio di un anello.

E ancora mi innamora e mi fa sospirare così,adesso e per quando tornerà l’incanto…

E se mi trovi stanco,e se mi trovi spento,
se il meglio è già venuto e non ho saputo tenerlo dentro me.
I vecchi già lo sanno il perchè,e anche gli alberghi tristi,
che troppo per poco e non basta ancora ed è una volta sola.

E ancora proteggi,la grazia del mio cuore,adesso e per quando tornerà l’incanto,
l’incanto di te,di te vicino a me.

Sassi nelle scarpe e polvere sul cuore,
freddo nel sole,e non bastan le parole.
Mi spiace se ho peccato,mi spiace se ho sbagliato,
se non ci sono stato,se non sono tornato.

Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore,adesso e per quando tornerà nel tempo,
il tempo per partir,il tempo di restare,
il tempo di lasciare,il tempo di abbracciare,
ricchezza e fortuna in pene e in povertà
nella gioia e nel clamore,nel lutto e nel dolore,
nel freddo e nel sole,nel sonno e nel rumore,
ovunque proteggi la grazia del mio cuore,
ovunque proteggi la grazia del tuo cuore..

Ovunque proteggi,proteggimi nel male,
ovunque proteggi la grazia del tuo cuore..

The Economist

Tuesday, April 04, 2006

Quando i coglioni cominciano a girare...

Credo non ci sia molto da aggiungere al messagio del signor B. Io voterò a sinistra. Come faccio da quando ho compiuto diciott'anni. Sarò anche un coglione. Ma sempre meglio di una gran testa di cazzo. Con i peli finti, per giunta.

Monday, April 03, 2006

Saving (Our Souls..)

Dati Eurispes: la quota del reddito risparmiata è scesa in Italia del 40%. Ma non preoccupatevi: va tutto bene. La sfiducia nei mercati finanziari, l'inflazione in nessun modo controllata dal governo, la trappola della liquidità. Ma va tutto bene: il nostro Paese è tra i first ranks in Europa, e se non ci credete sono fatti vostri. Sul programma del signor B. ci vorrebbe la scritta "Welcome to Hollywood", ma purtroppo si tenta di far passare come reale la finzione di un'Italia economicamente florida. Così florida che ci potrebbe permettere di abbattere l'ICI sulla prima casa. E chi è Mandrake? E come li finanziamo i comuni? Metterà mano al suo portafogli?




Lo ripeto: facciamo qualcosa. Parliamo alla gente che non sa. Cerchiamo di spiegare a chi ancora non l'avesse capito che governare il paese è diverso da fare l'editore. Mandiamolo a casa. Per piacere.

Voces Innocentes

Questa sera ho visto un film sconvolgente. Alla Jerome Greene Hall hanno proiettato Voces Innocentes nell'ambito delle Social Justice Initiatives della Columbia Law School. Il film racconta la guerra civile che ha sconvolto El Salvador negli anni '80. La prospettiva è quella di un bambino che vede attraverso la lente di un'infanzia che troppo presto ha dovuto cedere alle responsabilità di un adulto. E' un film agghiacciante per come può essere agghiacciante una guerra, ma allo stesso tempo è di una dolcezza incredibile. Per me ha rappresentato anche un inno alla vita, alla capacità di andare avanti, alla capacità di amare anche nei momenti difficili, anche quando ogni giorno è a rischio la propria vita. Denso di emozioni... difficile trattenere le lacrime. Rifletto sulla barbarie umana.

Sunday, April 02, 2006

Name day

Appena di ritorno da una supposed cena d'addio. Tante emozioni contrastanti. Tanta tristezza per la conspevolezza del distacco. Devo elaborare. Tornando a casa, mi rendo conto che da un paio di minuti è 2 Aprile: cavolo, è anche il mio onomastico...mi mancheranno tante cose che sono ormai entrate a far parte della mia vita quotidiana, ma altre ne entreranno in futuro. La vera differenza è tra le cose che mancano e quelle di cui non puoi fare a meno...

Saturday, April 01, 2006

'Round Midnight

Ancora serata jazz ieri sera. Col mio fido scudiero Suomen siamo ritornati a Lenox Lounge, che ormai è diventato il nostro locale preferito. I muri zebrati sono irresistibili. Trio + vocalist. Atmosfera molto raccolta e cantante molto hot nel rapporto col pubblico. Voce non sempre impeccabile, ma molto emozionante. Mi fa sempre un certo effetto notare come queste vocalist siano in grado di realizzare scale, prendere la nota giusta, anche quando l'impianto armonico costruito dagli strumentisti "lavori contro". Ci vuole una musicalità incredibile. You need to got the music inside. Il pezzo finale, 'Round Midnight, di Thelonious Monk, è stato la ciliegina sulla torta. Very meaningful in this period.




'Round Midnight

It begins to tell,
'round midnight, midnight.
I do pretty well, till after sundown,
Suppertime I'm feelin' sad;
But it really gets bad,
'round midnight.

Memories always start 'round midnight
Haven't got the heart to stand those memories,
When my heart is still with you,
And ol' midnight knows it, too.
When a quarrel we had needs mending,
Does it mean that our love is ending.
Darlin' I need you, lately I find
You're out of my heart,
And I'm out of my mind.

Let our hearts take wings'
'round midnight, midnight
Let the angels sing,
for your returning.
Till our love is safe and sound.
And old midnight comes around.
Feelin' sad,
really gets bad
Round, Round, Round Midnight

by Thelonious Monk

Thursday, March 30, 2006

...io son Sordello de la tua terra...

Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
Quell'anima gentil fu così presta,
sol per lo dolce suon de la sua terra,
di fare al cittadin suo quivi festa;
e ora in te non stanno sanza guerra
li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode
di quei ch'un muro e una fossa serra.
Cerca, misera, intorno da le prode
le tue marine, e poi ti guarda in seno,
s'alcuna parte in te di pace gode.
Che val perché ti racconciasse il freno
Iustinïano, se la sella è vota?
Sanz'esso fora la vergogna meno.
Ahi gente che dovresti esser devota,
e lasciar seder Cesare in la sella,
se bene intendi ciò che Dio ti nota,
guarda come esta fiera è fatta fella
per non esser corretta da li sproni,
poi che ponesti mano a la predella.

(Dante, Divina Commedia, Purgatorio, Canto VI, 76-96)

Non c'è nulla nella cronaca politica di questi giorni che non renda così attuale ciò che veniva scritto secoli fa... Non c'è nulla che alimenti la speranza di un mondo migliore, in cui la politica sia governo dei popoli e non perseguimento del proprio interesse. Non c'è nulla: questo è tutto.

Wednesday, March 29, 2006

Maremma pulita..

Sole, caldo, luce; verde, viola, giallo nelle aiuole... Una folla di ragazzi e ragazze seduti sui gradini davanti all'Old Library. Un pugliese (io..), un romano e un toscano messing around nella caffetteria della School of International and Public Affairs (SIPA). Sono un po' frastornato. La primavera è esplosa nei suoi colori e profumi caratteristici. Tutto rinasce fuori e dentro. Impressioni e sensazioni amplificate dalla sana incoscienza dell'ultima settimana a New York. Giorni concitati. Tante cazzate sparate in scioltezza. Mi godo il presente e penso al futuro mentre il passato si ripresenta incombente. Tre prospettive temporali assolutamente conciliabili. Bisogna solo capire come: ma ogni cosa a suo tempo...

Per il momento: domani 30 Marzo 2006 cena italiana da Sezz Medì, Amsterdam av. at 123th street. Alle 8 davanti all'alma mater. I'm gonna miss the time I've been having here...

Monday, March 27, 2006

In limine


(Santa Barbara, 5 Marzo 2006)
*** *** *** *** ***
Godi se il vento ch' entra nel pomario
vi rimena l' ondata della vita:
qui dove affonda un morto
viluppo di memorie,
orto non era, ma reliquario.

Il frullo che tu senti non è un volo,
ma il commuoversi dell' eterno grembo;
vedi che si trasforma questo lembo
di terra solitario in un crogiuolo.

Un rovello è di qua dall' erto muro.
Se procedi t' imbatti
tu forse nel fantasma che ti salva:
si compongono qui le storie, gli atti
scancellati pel giuoco del futuro.

Cerca una maglia rotta nella rete
che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!
Va, per te l' ho pregato, - ora la sete
mi sarà lieve, meno acre la ruggine...

(E. Montale)

Sunday, March 26, 2006

Assolo..

...che non è l'italianizzazione del dialettale "assulo"... Ore 10 p.m. grandioso assolo di tamburello: mezz'ora ininterrotta. La fortuna di abitare ad Harlem è che nessuno si lamenta: c'è sempre qualcuno che fa più casino di te... Very proud of myself: mi sento proprio carico, energico, positivo. Non so cosa mi sia preso in queste settimane... Beh, forse un po' lo so, ma faccio finta di niente... Per ora...

Lenox Lounge




Fine Jazz... Attraversi la 125a fino a Lenox Avenue. Allontanandosi dalla Broadway, andando verso est, si ha sempre più l'impressione di entrare in un un altro mondo, dove New York si trasforma nel suo opposto. La gente ti guarda, ti parla. Ero l'unico bianco per la strada, era tardi, ma mi sentivo sicuro: alla faccia dei detrattori di Harlem. Entriamo nel locale: the Lenox Lounge. E' il classico locale jazz che sognavo da ragazzino quando suonavo Ellington e Monk. Sul retro c'è la sala con la live music. Manca soltanto la fitta coltre di fumo, per il resto gli ingredienti ci sono tutti. A parte un pianoforte a mezzacoda su cui ho lasciato gli occhi, muri zebrati, cameriere di colore che passa ogni due secondi col vassoio in mano, chiedendoti cosa vuoi da bere, uditorio chiaramente locale. Un bicchiere di rosso, mentre cominciano a suonare: The Benny Powell Quartet. Sono bravi, carismatici, energici. Il leader, Benny Powell, è un simpatico signore attempato di colore che parla di dolore, amore, vita. Life is a gift of love.

Il rapporto fra suonatori e pubblico è molto caldo. Da diversi punti della sala partono "yeah" dopo gli assoli di trombone e di sax. Scandiamo il tempo con le mani. Sicuramente una delle più belle serate da ricordare. Alla mia sinistra un gruppo di ragazze di St. Louis totalmente prese dal ritmo.

Torniamo a casa. Ho un sorriso a 32 denti: sono felice. E' davvero un bel periodo questo: non c'è un momento che non stia riuscendo a gustarmi pienamente.

Friday, March 24, 2006

Dedica

[...]
Ma tutto questo è già più di tanto
più delle terre sognate
più dei biglietti senza ritorno
dati sempre alle persone sbagliate
più delle idee che vanno a morire
senza farti un saluto
di una canzone popolare
che in una notte come questa
ti lascia muto
[...]

(I. Fossati & E. Finardi)

a C.

Shopping

Su e giù per Soho e Tribeca... Sono partiti quasi quattrocento dollari in estrema scioltezza... Ma me lo meritavo proprio!! Mi piace fare amicizia con le commesse americane... E poi, tornare verso casa risalendo Broadway, mentre il cielo è ormai al crepuscolo, e le luci del Chrisler sono già accese: impagabile...

Thursday, March 23, 2006


Self explaining

Sorprese

Beh, non si può proprio dire che oggi sia una giornata "uneventful". Apro la casella di posta elettronica: un mio amico si sposa a Giugno, una mia amica è incinta, ed un'inaspettata lettera introspettiva.

Se il buongiorno si vede dal mattino, cosa succederà fino a stasera?

Wednesday, March 22, 2006

Una Poesia

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno
gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente
chi evita una passione,
chi preferisce il nero sul bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che
un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso ,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro
chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli
sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento
di una splendida felicità

(P. Neruda)

Qualche tempo fa mi hanno fatto leggere questa poesia, e da allora mi capita spesso di risoffermarmici sopra. Mi sono reso conto che ogni volta che la rileggo mi viene in mente qualcuno dei miei amici presenti e passati, forse perchè me lo ritrovo tra le righe. Allora ho deciso di esplicitarlo attraverso una dedica collettiva:

Ad Alessandro, che per primo mi parlò di questa poesia: è forse la persona che più volte ha avuto il coraggio di cambiare percorso nella vita.
A Marcella, che la strada l'ha cambiata appena in tempo, e la cui pazienza è stata davvero premiata da una splendida felicità.
A Davide, che ha rovesciato il tavolo rompendo con l'abitudine spinto da un sano amor proprio.
A Simona, perchè le brillano gli occhi quando parla di qualcosa che l'appassiona, ed fra le persone più vive che io conosca.
A Sarita ed a Luca, che recentemente hanno deciso di cambiare lavoro.
A Valeria per avermi insegnato tanto tempo fa quanto è bello inseguire i sogni, ed a Michela per avermelo ricordato recentemente.
A mio fratello, che per tanto tempo è riuscito a fuggire ai consigli sensati, pagando più di quanto avrebbe dovuto.
Ai miei genitori, perchè hanno saputo trasformare i sogni in progetti; perchè hanno saputo cambiare mantendo un punto di riferimento stabile.
A mio padre, che parla troppo con la gente che non conosce, anche in lingue che non conosce.

Inviterei Davide, Simona, Marcella, Valeria ed Anna a fare lo stesso con una poesia scelta da loro, nel modo e nella forma che più gli piace. Spero di leggervi presto!

Pranzo Newyorkese

Ovvero una improbabile zuppa di ortaggi, tristemente consumata davanti al PC. E' il terzo giorno che lo faccio... Nell'andirivieni dall'ufficio al Deli, ho conosciuto finalmente un po' di gente del dipartimento. Dopo 6 mesi... Per loro la pausa pranzo è per l'appunto il percorso in ascensore dal sesto piano fino al pianterreno: avrei dovuto capirlo prima che l'unico modo per socializzare era conformarmi a questa abitudine..

Ah, se mi mancano i tomini elettrici e la Barbera del Monferrato...

Tuesday, March 21, 2006

E' uno schifo...

Come direbbe il mio amico M. Basta leggere pagina 4 del Financial Times per capire cosa ne pensano di noi qui negli States: un'analisi lucida e tecnicamente inoppugnabile del disastro prodotto dal signor B. Qualcuno intervenga, per piacere. Non è possibile usare i toni da dittatore e declamare le virtù di una democrazia che hanno impoverito, rendendola sciatta e priva di contenuti. Eh si, il FT non si risparmia neanche di sottolineare come il valore dell'apparenza (che quando non coincide con l'essere produce menzogna) sia prioritario nella CdL.

Poi leggo su "Repubblica" i commenti del signor B. alle dimissioni del signor Tod's: "Silvio Berlusconi, [....] torna ancora sulla vicenda, ospite di Sky Tg24 Pomeriggio, il programma di approfondimento condotto da Maria Latella. In studio anche Fiorenza Vallino direttrice di Io Donna, Silvana Giacobini direttrice di Diva e Donna e Daniela Bianchini, direttrice di Amica." Mancava solo Sandro Mayer, direttore di "Oggi" e "Gente", e poi c'erano tutti...Modera il dibattito il parruchiere Pino, che quelle riviste nella sala d'attesa ce le ha tutte... Ed io che ancora rimango basito quando vedo Valeria Marini chiamata come opinionista a Porta a Porta. Che tristezza infinita. Chi ci sarà a fare le domande nel confronto da Vespa? Paola Perego? Chiediamo ai due candidati se stanno con Albano o con la Lecciso?

Per il bene dell'Italia: mandatelo a casa.

Saturday, March 18, 2006

Stranamore

[...]
E tu che hai preso in mano
il filo del mio treno di legno,
che per essere più grande avevo dato in pegno:
e ti ho baciato sul sorriso per non farti male,
e ti ho sparato sulla bocca invece di baciarti
perchè non fosse troppo lungo il tempo di lasciarti:

Forse non lo sai ma pure questo è amore.

(R. Vecchioni)

Coast to Coast - Part Three

One of the most recurrent elements of American landscape is represetned by bridges. Everybody knows the Brooklyn Bridge in New York. San Francisco too has famous bridge: the so called Golden Gate. It crosses the bay, connecting two parts of the city. In the picture below you can see why it was called so. Its name is due to the small arch at the bottom-right of the bridge, which was the gate to the bay.




After the trip around the city, we went back to the airport the pick up the car we rent. We started driving: the most enjoyable part of the trip. I proposed myself as first driver. I had never driven such a kind of car before, and I was quite excited.




It was the sunset, and the light was fading out. We started the trip, but we were too tired to drive more than a couple of hours. So we decided to stop in Santa Cruz, basically in the middle of nowhere. We found a cheap motel, but we couldn't find something to eat... it was too late!! Just Suomen was so brave to eat food in the Burger King...I was worried for his health...




The day after we left very early in the morning. The best part of the western coast were to be viewed. We then undertook the California 1, southward. Shortly the leaving, a wonderful world started disclosing before our eyes...

Thursday, March 16, 2006

Cardiologia

Che si gioca per vincere e non si gioca per partecipare
Chi è ferito e non cade, ma continua ad andare
A sbattersi nel buio e a farsi vedere
A sanguinare di nascosto e a pagare da bere
A goccia a goccia, ma tu guarda, il mio cuore mangiato
L’amore ha sempre fame, non l’avevi notato
E dice sempre con disinvoltura
Senza paura dice: “mai”, senza paura mai.

Che si veste di bianco per scandalizzare
E compra rose a dozzine
E fa curvare i pianeti e fa piegare le schiene
Che si gioca per vincere e chi vince è perduto
Con una chiave ed un numero in mano
Tutta la notte aspettare un saluto
E a pensare: “ti amo”

Chi raccoglie conchiglie dopo la mareggiata
E il cielo è ancora scuro, ma la notte è passata
E macina la sabbia dentro i mulini a vento
E che non ha mai fretta e che non ha mai tempo
E poi l’amore indecente, che si lascia guardare
L’amore prepotente che si deve fare
E gli amori ormai passati e ancora vivi nella mente
Chè dell’amore non si butta niente

(F. de Gregori)

Coast 2 Coast - Part Two

We landed in San Francisco around noon. A friend of Suomen's came to pick up us at the airport. We spent the whole afternoon walking around the city and trying local food specialities.




I think the S. Francisco bay is the most fascinating landscape I saw on the Californian coast. It looks like a complex mixture of people, smells, colours, sounds.




We also run into a peculiar character playing the guitar next to the famous Ghirardelli gardens. He was a perfect ham, as he kew how to deal with people. I showed my interest, and he started speaking about the story of his life, very proud of the Italian words he knew and of having met people like Pavarotti. Well, he also was proud to have met Enrica Bonaccorti. Nevermind...




He sang an Italian song from Naples, Santa Lucia, and it was very funny to hear a song I've always been used to hear with the correct pronounce (neither Italians are able to sing it properly). I enjoyed it so much that I gave him all the change I had in my pocket. We then ketp on going around towards the edge of the sea...

Tuesday, March 14, 2006

Coast 2 Coast - Part One

It's time to start telling about the coast to coast, before memories begin fading out. Like an economist, let me start with some figures:

Total miles: 4832
States we crossed: 15
Places we stopped: 9 (San Francisco, Santa Cruz, Santa Barbara, Los Angeles, Las Vegas, Grand Kenyon, Santa Fe, Saint Louis, Cincinnati).
Fuel: too many gallons...

We left on Saturday March the 4th. We were so crazy that we decided to reach the JFK airport by subway. Like in Duke Ellington song, we took the A train very early in the morning, as you can see in the picture below.




We were 3, Matteo, me and Suomen (who was taking the picture..). It was freezing outside. Since the beginning the trip has been funny. The NYC subway is populated by very strange characters, even at 4 in the morning. We met two crazy girls coming back from a Friday night party, eating a MacDonald salad with French fries as breakfast. We finally arrived at JFK, and Matte was already struggling with his luggage...




It took about 5 hours to get to Phoenix, where we had the connection to San Francisco. I could feel to have left New York, as people were strangely kinder than I had used to for the last months. A guy offered his seat to me just to let me see the landing in San Francisco. And it was worthy, as it is a very amazing view. It seems you are landing on the water, and the ground really appears in the very last monment. This was the first impact with California: not so bad, I have to say...

Now it's time to sleep, but I promise I'll come soon with further pictures and tales..

Monday, March 13, 2006

Viaggi e Miraggi

"Dietro a un miraggio c'è sempre un miraggio da considerare,
come del resto alla fine di un viaggio,
c'è sempre un viaggio da ricominciare.
Bella ragazza, begli occhi e bel cuore,
bello sguardo da incrociare,
sarebbe bello una sera doverti riaccompagnare.
Accompagnarti per certi angoli del presente,
che fortunatamente diventeranno curve nella memoria.
Quando domani ci accorgeremo,
che non ritorna mai più niente,
ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria."
(F. De Gregori)

Some time ago I received a post card with these lyrics. It was about 12 years ago, and it was from Tuscany, if I am correct. Sometimes you don't pay attention to the undertones in the words you read, just beacause you are so familiar with them. Now these words get a deep meaning, and I can understand many things. Still, I'm grateful to the person who sent me that postcard, as now I know how to look forward. Thanks V.

Sunday, March 12, 2006

M.B.A.

Based on a recent experience of mine, on an afternoon in San Francisco my friend Suomen coined a new acronym. When a girl says she is an MBA, watch out as it may mean "Married But Available"...

stay tuned, dear bloggers, as the Coast2Coast tale is coming soon...

Tuesday, February 28, 2006

It's a shame!

An immigrant from Marocco has been beated in Italy by two carabinieres. He got no weapons, he was naked. Thyey punched him, jumped on him. And now, please, don't tell me that they were trying to defend themeselves. That's savagery. This is the way the actual Government think about public safety. There are no words to express the disappointment. Simply, shame on you.

Saturday, February 25, 2006

Guerra e/o Pace

La guerra è bella (anche se fa male)

Riflessioni sulle ultime dichiarazioni della Fallaci, e sullo show del comico (fallito) Calderoli

Thursday, February 16, 2006

SILENCE

Dear bloggers,

This is the last post, at least for some time. I need silence, both inside and outside me. I need to be in contact just with the closest persons in my life. Sometimes you need some time on your own, to understand what you want and where you are going to. I'll be back, I promise. And it will be a new chapter in my life.

Take care

Wednesday, February 15, 2006

Central Park










On Sunday it was wonderful. I was walking under a snow storm, and I felt alive. It was cold, and difficult to walk on the street. Central Park seemed to be the scene from a movie. The most romantic place on earth. The more I stay here, the more I enjoy the city, the people, my friends. I wanna thank those who made it possible, as well as those who are making it affordable.

Friday, February 10, 2006

Viaggio

In questo venerdi pomeriggio che aspetta (e spera) solo di diventare un week-in di relax, raccolgo l’invito di Simona , lasciando volentieri, grafici, tabelle e regressioni per un po’… Proverò a viaggiare attraversando i luoghi che hanno (o hanno avuto) un posto speciale nel mio cuore.

Chiaramente non si può non cominciare dalla madre terra. La mia piccola città, che dagli altipiani della Murgia si stende fino ad affacciarsi sul Mar Ionio. Nel suo nome si trovano echi di antichi riti accompagnati da musiche e danze che fondono eredità della Magna Grecia con le contaminazioni spagnole. Nel suo cielo, il blu è sporcato dalle ciminiere, frutto di una politica economica sprovveduta ed arraffona, che poco o nulla è riuscita a fare per il suo sviluppo. Nel suo mare lo stupore di ore passate a contemplare intensamente l’orizzonte, ed abbandonarsi alla meraviglia delle barche che al mattino presto rientrano dal largo. Ti chiedi chi sia l’autore di questo quadro stupendo. Tra le palme, il lungomare, il caldo, le mura del liceo e le notti stellate passate in spiaggia, ho sentito per la prima volta quell’informe fremito al cuore che è il primo amore. Ed anche il secondo, più forte ed intenso del primo. Un pomeriggio di tante estati fa, ho scoperto il piacere dello scambiarsi le impressioni sulle proprie letture. Si parlava di un racconto di Hesse: Knulp; quella persona, molto speciale, non uscirà mai dal mio cuore. A Taranto mi lega il passato, il presente ed il futuro che vorrei contribuire a render migliore.

Nel periodo dell’adolescenza diverse erano le colonne sonore. Due rappresentano bene il dominio del cuore nel rapporto con la realtà: Cangaceiro (Litfiba) e Allora si (Pino Daniele). Aggiungo le letture che hanno segnato questo periodo: Le Terre del Sacramento (Francesco Jovine) e Narciso e Boccadoro (Herman Hesse).

La matrigna benevola è Torino, che coccola i suoi figli ma senza troppe discriminazioni per chi non lo è. La maggior parte della mia vita torinese si è svolta all’ombra della Mole o sotto il sole di Piazza Vittorio. Adoro sedermi a prendere il caffè davanti a Palazzo Nuovo, fumando un buon Toscano antico. Chiaramente da studente squattrinato al massimo chiedevo una sigaretta in giro e me la fumavo in piedi davanti al cinema Empire, dove facevamo lezione durante i primi due anni. Torino è stata sradicamento, sofferenza, passaggio. E’ stata amori (?) vissuti a migliaia di chilometri. E’ stata la matrigna che mi ha fatto crescere, riuscendo ad affrontare le piccole e grandi difficoltà. Che non ha esitato a darmi soddisfazioni e gratificazioni, ed a cui io oggi devo parecchio. E’ stata ed è il luogo di amicizie sincere, cresciute e maturate, non senza difficoltà. E’ stata ed è tante cose che è difficile spiegare e racchiudere in poche cose.

Colonna sonora: Soul Train (Sud Sound System), Torino (Antonello Venditti) e tante Pizziche e Tammurriate. Libri: troppi!! Direi La Bella Estate (Pavese) ed Il Conte di Montecristo (Dumas).

Continuando il mio viaggio, si incontra Bari: il distacco da Torino proprio mentre mi ci stavo affezionando di più. Il cuore a volte ti spinge a prendere delle decisioni. Quando pensi di essere innamorato, non ci pensi su due volte. Due anni, di cui uno passato a curare le ferite di una storia finita in modo pessimo. Però tanti bei ricordi. Certe amicizie restano nonostante il tempo e lo spazio. Fortunatamente sono riuscito ad incontrare delle persone eccezionali, ed una persona che avrebbe lasciato tutto per seguirmi in Canada. In via Monfalcone si viveva bene, e mi piaceva un sacco andare a comprare il pesce fresco al mercato, o la ricotta salata e le mozzarelle di Andria. Qualità della vita di un certo livello, insomma…

Colonna sonora: Hey You e The Great Gig in the Sky (Pink Floyd), Caldo e Scuro e Povero Me (de Gregori). Non ci sono libri che siano stati particolarmente significativi. Un film, dell’ultima estate trascorsa lì (servizio civile!!), La Signora della Porta Accanto (Truffaut).

Il film di Truffaut è il trait-d’union con il periodo pisano. Il primo anno di dottorato l’ho trascorso lì, ed è stato caratterizzato dal piacevole ritrovarsi con il secondo amore della mia adolescenza. In realtà questo periodo è diviso tra Pisa e Roma (anche se lei direbbe che era molto più sbilanciato su Pisa: forse ha ragione..). Periodo bellissimo, in cui sentivo di concretizzare le mie aspirazioni ed i miei sogni. Mi sono fatto un po’ prendere la mano, forse, ed ho cominciato a volere di più, indurendo un po’ il cuore. Grandi amicizie, una un po’ confusa, e tante belle serate passate a bere, suonare e cantare.

Colonna sonora: Father and Son (Cat Stevens) e More than Words (Extreme), con me che rimprovero Max che nn va a tempo con la chitarra... Libri: Il Pensiero Economico del Novecento (Napoleoni e Ranchetti).

Da Pisa si ritorna a Torino, anche se solo per una decina di mesi. Ma abbastanza per incasinarmi la vita per bene. Mi sono riappropriato dei luoghi che mi appartenevano. Vivo da solo in una casa che mi piace abbastanza, in un quartiere che adoro (dopo esser stato gentilmente sopportato da Simona e coinquilini per un po’…). Sono riuscito a reinserirmi, a trovare persone che come me condividono la passione per la musica popolare, in particolare quella della mia terra madre. Questo periodo torinese ha portato una persona fantastica, capace di sentimenti forti e maturi. Ma, come si sa, si fugge sempre da chi ci ama. E ci si innamora sempre di chi ci fa soffrire. Sono riuscito a fare entrambe le cose …

Colonna sonora? Kali Nifta (canto tradizionale in grecanico) e Ultimo Amore (Vinicio Capossela). Libri: Il gioco delle perle di vetro (Hesse).

Se vi state chiedendo per dove sono partito, vi accontento. La prossima tappa ci porta a Manchester, nel nord del Regno Unito. Anche questo spostamento è motivato da necessità accademiche. Sono stato fortunato: ho condiviso il flat con Davide, che è diventato ormai un punto di riferimento importante fra le mie amicizie. Sono stato bene, anche se è stato proprio in quel periodo, durante una conferenza a Torino, che mi sono innamorato di chi mi ha fatto soffrire. Pazienza: la vita a volte ti tira brutti scherzi. Ma ti regala anche le opportunità per uscirne fuori.

Colonna sonora: Romeo and Juliet (Dire Straits) e Mother (The Smiths). Libri: Therese Raquin e Germinale (Emile Zola) e Lady Chatterly’s Lover (Lawrence).

Ora mi trovo a New York, ma è non è ancora tempo di raccogliere delle impressioni e delle emozioni. Solo qualche mese dopo il mio rientro potrò tirare delle somme. At the moment, everything is ok...

Colonna sonora: I Will Survive (Cake) e Pena de l’Alma (Vinicio Capossela). Libri: tutte le poesie di Pablo Neruda, Washington Square e Daisy Miller (Henry James).

Città dove andrò ancora: Nizza (volente o nolente); San Francisco, Los Angeles e Chicago (prima settimana di Marzo) .

Vorrei andare in America Latina, cominciando dal Cile, poi Argentina e Cuba.

Spero non vi siate annoiati…

Thursday, February 09, 2006

The last CD by Vinicio Capossela

Well, this post is mainly for Italians (and, to tell the truth the only 5 persons following this blog ARE italian..). The last CD by Vinicio Capossela is simply incredible. It's a complex mixture of different smells, atmospheres, feelings, emotions... I had thrills listening the title-track, it's very touching. This is a strange period for me, and Ovunque Proteggi recalls some memories which I care very much about. I whish to thank my friend Sergio for having provided me with the tracks while I'm here in New York (well, I know somebody can claim it's illegal, but... who cares!!). I strongly reccomend you to listen it..

Wednesday, February 08, 2006

Kali Nifta




Tien glicea tusi nifta ti en òria
cìevò plonno pensèonta 'ss'esena
C'ettù mpì 's ti ffenèstra ssu agàpi mu
tis kardia mmu su nifto ti ppena.
Larilò larilò lallerò, larilò larilò llà llà......
Evò panta ss'esena penseo
jati 'sena, fsichi mmu 'gapò
ce pu pao, pu sirno, pu steo
sti kkardìa panta sena vastò
Larilò larilò lallerò, larilò larilò llà llà......
Kali nifta se finno ce pao
plaia 'su ti vo pirda prikò
ma pu pao, pu sirno pu steo
sti kkardia panta sena vastò.
Larilò larilò lallerò, larilò larilò llà llà......

to a person I will never forget

Monday, February 06, 2006

Sunday Bloody Sunday




Well, either sunday or whichever else weekday... I don't mean that those who published the offensive comics are not to be deplored, but the surge in violence it engendered is unacceptable. I don't wanna know what is beyond all that mess, I just know that we are going too far. Respect calls respect. How can the "civilized" West pretend peace and respect if they are the first to exert violence, physical and moral, on others?

Saturday, February 04, 2006

Beddha ci stai luntanu




Beddha ci stai luntanu e bbo mme viti
nfacciate alla fenescia de lu punente
ci senti friddu suntu li mei suspiri
ci senti cautu ete stu core ardente
ci onde iti a mare nu lle timire
suntu te lacrime fiumi currenti
e cci pe l'aria senti uci e lamenti
su jeu ca te te chiamu e nnu me senti
allu paese meu se fila l'oru
a ddhrai se mangia sempre pane te cranu

(Canto Tradizionale Salentino)

Thursday, February 02, 2006

On an Ordinary Day...




..you may happen to meet a person that unintentionally set everything clear in your mind. Today I understood the extent to which a person bear risks when she really is in love. Never been so lucky to meet a person who loved me so strongly... Well, in fact I met one but, as usual, I turned away to follow a harmful dream. I would like to meet somebody not fearing to make important decisions about her life. It's so sad to realize that very few people are left having such a courage. I realized to my expenses that the age doesn't matter, at all. I' very happy now to have the chance of meeting so many different persons, gradually understanding what I want for my life. I know I don't wanna meet liers anymore. Thus, on an ordinary day you may happen to start having new dreams, believing in love again. Right now I don't care about defining sharply the contours of such dreams. What matters is that I feel my heart is open. Nobody knows what it will bring...

Niente da Capire

[...]Se tu fossi di ghiaccio, ed io fossi di neve,
che freddo amore mio, pensaci bene a far l'amore.
E' giusto quel che dici, ma i tuoi calci fanno male,
io non ti invidio niente e non ho niente di speciale.
Ma se i tuoi occhi fossero ciliegie,
io non ci troverei niente da dire,
e non c'è niente da capire.
E' troppo tempo amore, che noi giochiamo a scacchi,
mi dicono che stai vincendo e ridono da matti.
Ma io non lo sapevo, che era una partita,
posso dartela vinta, tenermi la mia vita
Però se un giorno tornerai da queste parti,
riportami i miei occhi e il tuo fucile,
e non c'è niente da capire.

Monday, January 30, 2006

La storia siamo noi (F. de Gregori)

La storia siamo noi, nessuno si senta offeso;
Siamo noi questo prato di aghi sotto al cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.
E poi ti dicono: "Tutti sono uguali, tutti rubano nella stessa maniera".
Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso in casa, quando viene la sera;
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone
La storia entra dentro le stanze e le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi,
siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere e tutto da perdere.
E poi la gente (perché è la gente che fa la storia),
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare:
quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare;
Ed è per questo che la storia dà i brividi,
perché nessuno la può fermare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli.
Siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli, la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.

Sunday, January 29, 2006

Farewell (Get the Party Started)




As it happens, some friends come and some friends go. It is inherent to so peculiar a life as that of a PhD student. You meet lots of people, and if you are lucky you can also meet very good persons. I met A. in October, some weeks after having arrived in NYC. She's been the first person with whom I had some degree of confidence, maybe becuase she's French. She is a lovely girl, and I'm a little bit sad she is leaving. On yesterday there was her farewell party. It took really a long time to get to her house in Brooklyn. It wasn't the most lucky day. First the D train had to stop because of a sick guy at the 42 Street station. We had to wait another train. At Washington Square we had to change to the F train. We waited 20 mins. It took one hour, goddamn.. A street player made our waiting at Washington Square station more amusing. He was playng the squeeze-box, and his masterpiece was the Godfather soundtrack. When he started playing a Tarantella, I felt a tear falling down my eye. I gave him one dollar bill. We had fun at the party. I met A.'s flatmates and other persons. Maybe I'll be back in that house very soon.. I definitely enjoyed this week-end. Smelling the New York City winter, walking in the night, really gives you a sense of well-being...

Saturday, January 28, 2006

Battery Park...










I was a little bit envious of the pictures my friend D. was posting on his blog... then I decided to have a walk this morning, from the Pier 40 to the Battery Park through the Hudson River... Here you go with some pictures. There's no time now to tell you about this wonderful walk, about the impressions I got. I'll be back tomorrow with some other pictures, and with some more comments. Now I need a shower before going to the party.

Friday, January 27, 2006

Tortellini al pesto...

Thanks to mr. Buitoni, this evening I had a kind of Italian dinner. I cooked tortellini. Of course both pesto and tortellini were not homemade.. But it was good, or at least satisfactory. My flatmate appreciated it. I was in a good mood, and I decided to cook also for him. I got an email from my boss which increased my self confidence (if any room for it). You know, life is a kind of path full of surprises. What I like more, is that at any moment you can't even imagine what it will bring tomorrow. Ok ok, you have a set of alternatives. But even if you frame the issue in terms of probebility distribution, there is always room for some totally unexpected event. This make me feel alive, even when living means hurting.

Thursday, January 26, 2006

Happy hour

Just a little bit drunk...Anything serious. You know, people from Business School enjoy life, and they like to show you they have money.. I enter the Happy Hour party as a guest, since I didn't pay the incredible fee MBA students pay the Columbia. I enjoyed the food and mostly the wine. It was really crowded and louder. I met some new persons. At the end of the day, it was not so bad. My roomate is really a nice person. He introduced me to all classmates of his. Today I realized that Indian girls may be really enchanting.

Wednesday, January 25, 2006

Nightfall



Some snow in the park, a crowd of trees around, the river in front of you... The sun went down the skyline, and a soft light dressed the atmosphere of a surreal flavour. I felt my heart beating fast. Happy to be here. There's something magic about New York City. It's a sensation slowly penetrating the deepest rooms of your soul. In some respects you may not feel American, but you may like to feel Newyorker..

Tuesday, January 24, 2006

Friends..



...are those who are able to write the right words when you don't expect it. True feelings are likely to overcome time and space. I do believe it.

Monday, January 23, 2006

Mmm...

My flatmate likes pizzica. I was playing my tambourine in my room. At the origins, this was a kind therapeutic dance. I try to reproduce this function, and to be honest it works. I play when I'm so sad that no words can express what I have inside. It was the same when I used to play piano. I passed through many difficult, hurting moments just spending whole afternoons playing Debussy, my favourite. Now I would like to play again, and I would like the notes to reach her heart. I just had my tambourine now, and I played hoping to recover my heart. I know that tomorrow it will be the same. And again, and again... Fuckin' hell, why life is such a shit sometimes?

My Foolish Heart

The night is like a lovely tune, beware my foolish heart!
How white the ever constant moon, take care, my foolish heart!
There's a line between love and fascination,
That's hard to see on an evening such as this,
For they give the very same sensation.
When you are lost in the passion of a kiss.
Your lips are much too close to mine, beware my foolish heart!
But should our eager lips combine, then let the fire start.
For this time it isn't fascination, or a dream that will fade and fall apart,
It's love this time, it's love, my foolish heart!

(N. Washington and V. Young)

Sunday, January 22, 2006

Serendipity

I was flipping through a collection of chapters from different books by distinguished economists. I needed to read some chapters from Chandler's The Visible Hand. I happened to read some passages from Shumpeter's Capitalism, Socialism and Democracy just by chance. I read those pages several times, but only now I've focused a very useful paragraph... Serendipity...

Saturday, January 21, 2006

A party in Chelsea

My new flatmate is a guy from Calcutta. He is very young and he's doing his MBA at the Columbia Business School. MBA life is very interesting. They have lots of socializing activities, and the most appealing are parties... On yesterday we were supposed to meet some friends of him at the Home Guest House, located at the 27th Street, in the heart of the Chelsea district. Unfortunately we had some problems in entering there, as they couldn't find the attendants list. Then we moved to glass, on the 10th Avenue. The place was nice, even if too messy and louder to me. The music was fine, and the girls too... I still have a soft headache, as I got a margarita and a moijto having eaten nothing before.




At 1,30 we were fed up of that mess, and to be honest I felt very sleepy. I still have to adapt to the time zone. There was a wonderful weather, it seemed spring. You could clearly look at the moon in the sky, and it was a wonderful sight. So we decided to walk up to the Times Square. I was with my flatmate and another guy from Russia. He is definitely crazy, but very amusing.




At Times Square we decided to take the subway to go back home. We waited around half an hour the train to come. Once on, I felt asleep until we arrived at the 145th station. This city is very controversial, and you just should put an effort to discover the hidden side. I guess that once you succeed in it, you definitely fall in love with NYC.

Friday, January 20, 2006

Life

...e la vita Caterina, lo sai, non è comoda per nessuno.
Quando vuoi gustare fino in fondo tutto il suo profumo,
devi rischiare la notte, il vino, e la malinconia,
la solitudine e le valigie di un amore che è volato via...

Thursday, January 19, 2006

Power to consumers

First day of classes. I was a little bit annoyed since the class I cared mostly was full, so I couldn't attend it. In the afternoon I followed the class of Political Economy. First of all, the professor had a red scarf, like mine. This made me realize that he was a skillful person. Indeed he is. The course is mainly about Smith, Marx, Keynes and Schumpeter approaches to Economics. I'm looking forward the lectures about Marx and Schumpeter. It's incredible how different persons can cope with the same topic in very different ways. I think I'll follow the whole course: I eonjoyed it. There were lots of people. I met two Italians, one from Brindisi (Puglia rules) and the other one from... I don't remember.. The guy from Brindisi is the classical posh boy, well dressed, nice clock, etc. Basically, I don't like him. Actually, it was the first time I don't try to follow up a meeting with an Italian person.. Maybe beacause he is from Brindisi... :-)

This has been a hard day, and still I have to work a lot. But I'm positive. One should never stop hoping...I know there are so many possibilities, and I have just to relax my broken dream...

Roots




It's only a few days I left Italy, but it's so many years I left my hometown. I don't know why, but today I'm particularly homesick. Christmas holidays have been perfect. I was with my long lasting friends, with my family. The landscape was unique, with olive trees, seasides, cliffs... In some periods you don't need anything but to stay on your own, with just a few persons around, the most important ones. This is a period like that for me. But I'm far, far away from home. No matters I'm in such an incredible city, I just need something else now. I'm strong enough to carry on along my way, I know. I wish I were able to forget all the things hurting me every time I'm falling asleep, and evry time I wake up in the morning. I would like to drop out my mind the image of her eyes. Clearing your heart is a hard task, above all when there is a part of your soul woriking against it. It's up to me.

Tuesday, January 17, 2006

If you only knew...

...but you don't know anything. You just know about the small world around you. You just care about it...deserts and woods wouldn't suffice to forget how much you hurted me.

Like Walden



I went to the woods because I wished to live deliberately, to front only the essential facts of life, and see if I could not learn what it had to teach, and not, when I came to die, discover that I had not lived. I did not wish to live what was not life, living is so dear; nor did I wish to practise resignation, unless it was quite necessary. I wanted to live deep and suck out all the marrow of life, to live so sturdily and Spartan-like as to put to rout all that was not life, to cut a broad swath and shave close, to drive life into a corner, and reduce it to its lowest terms, and, if it proved to be mean, why then to get the whole and genuine meanness of it, and publish its meanness to the world; or if it were sublime, to know it by experience, and be able to give a true account of it in my next excursion. For most men, it appears to me, are in a strange uncertainty about it, whether it is of the devil or of God, and have somewhat hastily concluded that it is the chief end of man here to "glorify God and enjoy him forever."

Henry David Thoreau

Monday, January 16, 2006

Madrid..

I can't believe it... this is the most messy airport I ever seen... I'm waiting for the connection.. Hopefully I will find a lou somewhere.. By the way, Spanish girls deserve careful attentions... It's time to go now...

On leaving...

...now I know I was all wrong...Everybody makes mistakes. I hope M. to forgive me for having given all my love to another person, when she was giving all her love to me. Unfortunately things are often like that: it's nobody's fault. Now I cleared everything. At least I'm trying to...It's time to leave...and to leave behind the tears that hurted me in the past days. Sometimes people are very stupid.

Saturday, January 14, 2006

Milestones...

I don't know what to think...It seems we feel great when we are together, but there is something missing...There's no need to argue anymore...I did all that I could. Now she is putting a stone over...me... I can't believe it. Life is strange. How can I trust her words about her feelings? Confusion? Oh...not at all...she knows what she wants, and decided accordingly. I give up. Now I can totally reset my heart. Leaving to NYC is the only way I have to recover. Now I'm easy... Godbye A.: I'll miss your eyes, your lips, your hairs, your hands, the way you look at me. I'll miss almost everything about you. But I have to carry on.

Friday, January 13, 2006

A peculiar quotation...

"God grant me the serenity to accept the things I cannot change, courage to change the things I can, and wisdom to know the difference"

Wednesday, January 11, 2006

Yesterday night...

I was with some friends of mine, and I felt like a wanderer lost in the crowd. Today I happened to read the following sentence, and I was very surprised in realizing how much it fits with that feeling:

"You know you are in love
when you see the world in her eyes,
and her eyes everywhere in the world"

Nothing ought to be added...

Change

"A stable baseline is a condition of change"
B. Loasby

Now the problem persists of what we should consider as a stable baseline. In my opinion, it might be the foundations lied down by the environemnt in which we were born and grew up (say the family). But again: how to change without loosing your identity?

Tuesday, January 10, 2006

Everybody hurts

When the day is long and the night, the night is yours alone,
When you’re sure you’ve had enough of this life, well hang on
Don’t let yourself go, everybody cries and everybody hurts sometimes

Sometimes everything is wrong. now it’s time to sing along
When your day is night alone, (hold on, hold on)
If you feel like letting go, (hold on)
When you think you’ve had too much of this life, well hang on

’cause everybody hurts. take comfort in your friends
Everybody hurts. don’t throw your hand. oh, no. don’t throw your hand
If you feel like you’re alone, no, no, no, you are not alone

If you’re on your own in this life, the days and nights are long,
When you think you’ve had too much of this life to hang on

Well, everybody hurts sometimes,
Everybody cries. and everybody hurts sometimes
And everybody hurts sometimes. so, hold on, hold on
Hold on, hold on, hold on, hold on, hold on, hold on
Everybody hurts. you are not alone

Saturday, January 07, 2006

Mind and Heart

Reason alone can never produce any action. [...] it is, and ought only to be, the slave of the passions, and can never pretend to any other office than to serve and obey them.

David Hume

Leaving New York (R.E.M.)

It's quiet now
And what it brings
Is everything

Comes calling back
A brilliant night
I'm still awake

I looked ahead
I'm sure I saw you there

You don't need me
To tell you now
That nothing can compare

You might have laughed if I told you
You might have hidden A frown
You might have succeeded in changing me
I might have been turned around

It's easier to leave than to be left behind
Leaving was never my proud
Leaving New York, never easy
I saw the light fading out

Now life is sweet
And what it brings
I tried to take
But loneliness
It wears me out
It lies in way

And all not lost
Still in my eyes
The shadow of necklace
Across your thigh
I might've lived my life in a dream, but I swear
This is real
Memory fuses and shatters like glass
Mercurial future, forget the past
It's you, it's what I feel.

You might have laughed if I told you (it's pulling me apart)
You might have hidden a frown (change)
You might have succeeded in changing me (it's pulling me apart)
I might have been turned around (change)

It's easier to leave than to be left behind (it's pulling me apart)
Leaving was never my proud (change)
Leaving New York, never easy (it's pulling me apart)
I saw the light fading out
You find it in your heart, it's pulling me apart
You find it in your heart, change...

I told you, forever
I love you, forever
I told you, I love you
I love you, forever
I told you, forever
You never, you never
You told me forever

You might have laughed if I told you
You might have hidden the frown
You might have succeeded in changing me
I might have been turned around

It's easier to leave than to be left behind (it's pulling me apart)
Leaving was never my proud (change)
Leaving New York never easy (it's pulling me apart)
I saw the life fading out (change)
Leaving New York, never easy (it's pulling me apart)
I saw the light fading out (change)
Leaving New York never easy (it's pulling me apart)
I saw the life fading out (change)

Thursday, January 05, 2006

Iseo (five months later..)

She was even nicer than I could remember from the image stored in my mind..




The storm doth walk the seashore humming a mournful tune,
the wave with eye so pensive, looketh to see the moon,
their spirits meet together, they make them solemn vows,
no more he singeth mournful, her sadness she doth lose.
(Emily Dickinson)

Tuesday, January 03, 2006